Premessa
Nel linguaggio comune, si è soliti definire "rondini" quegli
uccelli che siamo abituati vedere svolazzare nei nostri centri urbani. In
realtà essi quasi mai sono rondini, sono invece, spesso, Rondoni o Balestrucci. La
Rondine (Hirundo Rustica), ha infatti abitudini piu' "campestri" anche se in certe situazioni
non disdegna nidificare in centro,
specialmente se nei pressi scorre un corso d'acqua. La Rondine è un grazioso passeriforme (lunghezza del corpo 19-22 cm.; peso di 16-24 gr. ) con corpo slanciato, con una caratteristica coda lunga e biforcuta e ali a "falce". Queste forme aerodinamiche le conferiscono una notevole abilità durante il volo. La colorazione del piumaggio è molto varia: rosso-mattone sulla fronte e sulla gola, bianco-crema sul ventre, nero con riflessi blu-metallici sul resto del corpo. |
La Rondine La rondine, nutrendosi di mosche e zanzare, insetti
fastidiosi per l'uomo e dannosi per l'agricoltura, ma anche di coleotteri,
effimere e vespe, funziona come un eccellente "insetticida" biologico.
In una giornata, una rondine, può catturare fino a 170 grammi di insetti! Le rondini sono uccelli migratori che si stabiliscono nel nostro Paese all'inizio della primavera; qui nidificano, si riproducono e verso l'inizio dell'autunno migrano. E' facile allora vederle allineate lungo i cavi sospesi nelle nostre strade, pronte a partire verso i luoghi caldi dell'Africa. Nel territorio del Parco, gli ambienti frequentati dalla Rondine, sono prevalentemente le campagne e i terreni coltivati con relativi piccoli insediamenti rurali dove è disponibile una certa abbondanza di cibo e di ripari artificiali per la costruzione del nido. Questo viene costruito un po' ovunque (nei locali dismessi delle case, nelle stalle, sui ballatoi, sulle logge, ecc.) ed ha la forma di un quarto di sfera. Il substrato su cui è costruito può essere, indifferentemente, legno (le travi) o cemento (i muri), possibilmente in concomitanza di qualche supporto (un grosso chiodo, i cavi telefonici fissati alla parete, ecc.) che possa fungere da punto di appoggio alla struttura. La composizione del nido è un impasto di fango, fibre vegetali e saliva; viene poi imbottito con piume al suo interno, dove la femmina può deporre da 4 a 6 uova, di colore bianco con macchie scure, che si schiudono dopo circa 15-17 giorni. Se la stagione è favorevole, le rondini possono arrivare ad allevare fino a 3 covate, ma i nati dell'ultima covata hanno sempre scarse possibilità di sopravvivere alla migrazione autunnale. I genitori nutrono i piccoli per circa 3 settimane dopo la loro nascita; I piccoli sono nutriti per un breve periodo anche dopo che sono stati in grado di lasciare il nido. Le giovani rondini "memorizzano" i luoghi in cui sono nate per cui al ritorno dalla migrazione primaverile cercheranno i luoghi nativi ed occuperanno i vecchi nidi (non quello in cui naccuero!) o ne faranno di nuovi, talvolta "metteranno su famiglia" a pochi metri dai genitori che, invece, tendono a tornare ogni anno sempre allo stesso nido. |
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