Sulla
base dei rilevamenti effettuati nel 2003 rapportati ai quattro anni precedenti,
con l'aiuto degli istogrammi, si è effettuata una "modesta" analisi
sull'evoluzione numerica delle popolazioni.
Rospo comune
Il calo generale del 12/13% verificatosi nell'anno 2001, è stato ampiamente
assorbito nel 2002 in conseguenza di un recupero dei maschi, protagonisti
di una, incoraggiante, inversione del trend negativo che si era registrato
nei tre anni precedenti.
Malgrado
le avverse condizioni climatiche, che hanno caratterizzato la campagna
2003, il calo numerico è stato di un "modesto" 11 % circa,
rispetto al precedente anno.
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Rana dalmatina
La consistenza numerica della popolazione è in lenta e graduale ripresa
dopo il forte calo verificatosi nel 2001; l'aumento dei giovani
maschi nel 2003 è stato del 45% rispetto all'anno precedente.
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Considerazioni di carattere generale in
rapporto all'anno 2001
Dai
pochi dati a disposizione, relativamente ai censimenti effettuati, si possono
solo "azzardare" delle ipotesi sulle cause dei "tracolli" degli anfibi
del genere "rana".La diminuzione generale dei maschi farebbe pendere, la
bilancia delle cause, su un probabile anticipo delle migrazioni, determinato
dalle miti temperature di gennaio.
A
Castello, questa ipotesi sembra trovare una certa conferma dal fatto che
sono stati censiti 90 esemplari nei giorni 7 e 8 febbraio ( 79 salvati
e 11 morti ); la barriera è stata piazzata nei giorni 10 e 11 dello
stesso mese.
La
seconda ipotesi, formulata da più parti, ovvero che gran parte della
popolazione, a causa delle condizioni climatiche, sia rimasta tutta l'estate
in prossimità dell'acqua e non abbia compiuto il tragitto autunnale
verso i siti di svernamento, diversamente da Sartirana, non sembrerebbe trovare, qui, una conferma
perchè si sono verificati inaspettati e significativi rientri già
dall'11 marzo. Malgrado la mancanza di barriere sulla via del ritorno,
sono stati raccolti circa 306 individui ( 180 maschi e 126 femmine ) e
le perdite sono state stimate in circa 32 individui ( il numero dei morti
è comunque più alto ).
L'ultima
ipotesi che gli Anfibi in migrazione si spostino durante tutta la notte
( nei casi di pioggia battente ) sembrerebbe non trovare conferma: ripetuti
sopraluoghi, effettuati oltre la mezzanotte, hanno sempre dato esito negativo,
anche in condizioni metereologiche sostanzialmente stabili.
Nota: è interessante
notare la presenza di due sole specie; manca completamente la Rana di
Lataste, a differenza di Sartirana
dove e' ben rappresentata.
Considerazioni di carattere generale in
rapporto all'anno 2002
Il numero di Bufo bufo lascia
ben sperare per il futuro della popolazione locale soprattutto per l'equilbrato
rapporto maschi/femmine.
Ben diverse sono le considerazioni
per la Rana dalmatina dove, contrariamente a Sartirana, la mancanza di ripresa da parte delle femmine offre scarse prospettive.
Nella serata del 14/15 marzo
si è verificato un esodo di rientro inaspettato con quantitativi
rilevanti che hanno lasciato sul terreno un centinaio di morti "accertati": questo fatto ci ha costretti ad un intervento di emergenza nel pomeriggio
del 16 marzo che ci ha visti impegnati nel posizionamento, in tempi "record",
di due tronconi di barriera ( circa 100 metri ) sul lato sud della strada,
trasversalmente al corridoio migratorio di maggior flusso.
Il numero elevato degli esemplari
morti o feriti ( circa 150 ) durante il tragitto di ritorno induce a valutare,
contrariamente a Sartirana, l'ipotesi di posizionare negli anni a venire,
anche la barriera sud, limitatamente al tratto di cui sopra.
Considerazioni di carattere generale in
rapporto all'anno 2003
In
considerazione delle pessime condizioni climatiche, che hanno caratterizzato
la campagna 2003, si può affermare come "fisiologico" il calo
numerico della popolazione di Bufo bufo.
A
questo proposito è interessante notare la forte differenza
con il sito di Sartirana
dove, al contrario, si è registrato un calo molto più
consistente ( circa l'85% ).
La
marcata differenza tra i due siti è da ricercare, presumibilmente,
nella diversità dei due microclimi : l'umidità relativa nella
conca di Castello Brianza è mediamente più alta e stagnante
rispetto a quella di Sartirana; questo fatto induce riflessi positivi
sulla migrazione che risulta più o meno continua anche
in assenza di precipitazioni.
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