Sulla
base dei rilevamenti effettuati nel 2002 rapportati ai tre anni precedenti,
con l'aiuto degli istogrammi, siè effettuata una modesta analisi
sull'evoluzione numerica delle popolazioni degli anfibi più rappresentativi.
I dati
relativi all'anno 2003 sono stati volutamente ignorati perché sono
stati, a nostro avviso, fortemente influenzati dal pessimo andamento climatico.
Rospo comune
La popolazione
di Bufo bufo è rimasta sostanzialmente stabile negli ultimi tre
anni sia per quanto riguarda i maschi che le femmine: il consistente calo
dei maschi, verificatosi già nel 2000, è rimasto presso che
invariato (40% mediato sugli ultimi tre anni ).
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Rana dalmatina
Il trend
ascendente della popolazione complessiva di Rana dalmatina (maschi+femmine)
che si è registrato nel 2000, è stato interrotto dal crollo
numerico verificatosi nell'anno successivo.
I conteggi
dell'anno 2002 indicano comunque una modesta ripresa (attribuibile al maggior
numero di maschi) rispetto ai rilevamenti del 1999.
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Rana di Lataste
Trascurando
l'anno 2001, dove si sono verificate delle condizioni meteorologiche
molto particolari, in generale si può comunque affermare che la
popolazione di Rana di Lataste sta registrando una complessiva diminuzione;
interpolando i dati relativi alle femmine si denota un preoccupante trend
negativo di tipo lineare (!).
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Tritone punteggiato
Stranissimo l'andamento numerico della popolazione migrante; il picco del 2002 non può essere interpretato come un aumento vertiginoso e puntiforme (nel 2003 era già riassorbito) della popolazione assoluta ma come un mutamento di abitudini rispetto agli altri anni della specie oppure si deve considerare che il censimento è in qualche modo fallace.
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Considerazioni
di carattere generale relativamente all'anno 2001
Dai pochi
dati a disposizione, relativamente ai censimenti effettuati, si possono
solo azzardare delle ipotesi sulle cause dei "tracolli" degli anfibi del
genere "rana".
La diminuzione generale dei maschi farebbe pendere la bilancia delle cause,
su un probabile anticipo delle migrazioni determinato dalle miti temperature
di gennaio anche se, a onor del vero, la posa della barriera di Sartirana,
è stata anticipata, previdentemente, alla prima settimana di febbraio, il 6 febbraio si è verificato il "primo" esodo.
La seconda ipotesi, formulata da più parti, è che gran parte
della popolazione, a causa delle condizioni climatiche, sia rimasta tutta
l'estate in prossimità dell'acqua e non abbia compiuto il tragitto
autunnale verso i siti di svernamento. Questa seconda ipotesi, che in genere
è applicabile nei casi in cui il sito riproduttivoè lontano
dai luoghi di svernamento, sembrerebbe trovare una conferma anche a Sartirana
dove, già da alcuni anni, non si evidenziano più significativi
"rientri" che , normalmente, si verificavano appena dopo la deposizione:
questo fatto ha condizionato la scelta di non posizionare più la
barriera di "ritorno".
L'ultima ipotesi che gli Anfibi in migrazione si spostino durante tutta
la notte ( nei casi di pioggia battente ) sembrerebbe non trovare conferma;
ripetuti sopraluoghi, effettuati oltre la mezzanotte, hanno sempre dato
esito negativo, anche in condizioni meteorologiche sostanzialmente stabili.
Considerazioni di carattere generale relativamente
all'anno 2002.
L'andamento
climatico, tutto sommato abbastanza regolare, che ha caratterizzato la
campagna 2002, dà un'impronta relativamente attendibile ai dati
raccolti.
Anche
se lo spazio temporale di quattro anni nonè sufficentemente ampio,
per trarre delle conclusioni ,è comunque importante evidenziare
il trend negativo della Lataste; purtroppo il calo vistoso delle femmine,
non offre molte prospettive per un'inversione di tendenza.
Sorprendente invece la capacità di ripresa della popolazione di
Rana
Dalmatina, che,
contrariamente alla Latastei, risulta apparentemente meno vulnerabile nei
confronti delle bizzarrie climatiche.
Rimane sotto osservazione l'esploit della popolazione dei Tritoni
punteggiati, dove
il numero di esemplari raccolti è sicuramente in difetto rispetto
ai quantitativi reali; le modeste dimensioni consentono a questi
straordinari anfibi di oltrepassare la barriera nei punti dove il telo
non risulta saldamente ancorato al suolo.
La popolazione dei Rospi,
come si è detto, si mantiene ad un livello stabile.
Cronistoria: la barriera a Sartirana è
stata piazzata nei giorni 2-3 febbraio con un impegno temporale di circa
7 ore .
La prima fase dell'esodo si
è verificata in corrispondenza della prima pioggia avvenuta il giorno
5 febbraio dopo un periodo di siccità prolungata ed ha registrato
un arresto, generalizzato, nello spazio temporale dal 17 al 26 febbraio.
Nel primo e secondo giorno ( 5-6
febbraio ) si è verificato un esodo di esemplari di Dalmatina (
per la maggior parte maschi ) abbastanza ben diversificati in rapporto
all'età.
Il giorno più proficuo è
risultato il 14 febbraio con modesti alti e bassi nei giorni successivi.
Per
quanto riguarda l'esodo della Lataste,
dopo una timida partenza avvenuta il giorno 5 febbraio si è registrato
un apprezzabile incremento nella serata del 6 febbraio seguita poi da un
forte rallentamento con successivo andamento vagamente gaussiano
tra il 9 e il 28 febbraio raggiungendo l'apice di 86 individui il giorno
14 febbraio .
Per quanto riguarda il Tritone
punteggiato, se togliamo i primi due giorni di esodo coincidenti al
6-7 febbraio con 20 esemplari per sera, l'andamento successivo ha seguito
un andamento di tipo gaussiano raggiungendo il suo apice nella serata del
13 febbraio.
Per quanto riguarda l'andamento
migratorio del Rospo comune, iniziato
concretamente il giorno 14 febbraio è continuato con un ritmo, come
sempre, di tipo altalenante, raggiungendo l'apice nella serata del 6 marzo
con 62 individui.
Nella serata del 14/03/02 si è
verificato un contro-esodo inaspettato; data la mancanza di barriere
sul lato sud della strada, si è cercato di limitare i danni
riducendo a 20 il numero di animali schiacciati di cui 13 rospi.
Considerazioni di carattere generale relativamente
all'anno 2003
La migrazione, timida nella tardissima serata
di Sabato 1/03/03, si è resa più consistente appena dopo
il calar del sole del giorno successivo; a differenza degli anni
precedenti, la schiera "dalmata" era degnamente accompagnata da un impaziente
manipolo di Rospo comune.
Nella serata del 3/03/03, a causa di un
brusco cambiamento climatico, si è verificato un arresto generalizzato
dell'esodo e le altrettante "pessime"
condizioni climatiche, che hanno caratterizzato il periodo successivo,
non offrono spazio a considerazioni di sorta...
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