Parco regionale di Montevecchia e della valle del Curone

Numero di anfibi raccolti in località Sartirana di Merate ( Lecco )
SPECIE 1999 2000 2001 2002 2003
M F Tot. M F Tot. M F Tot. M F Tot. M F Tot.
Rospo comune
(Bufo bufo spinosus)
308 91 399 178 76 254 192 88 280 189 86 275 101 24 125
Rana agile
(Rana dalmatina)
512 221 733 858 535 1393 204 382 586 663 379 1042 368 196 564
Rana di Lataste
(Rana latastei)
635 207 842 323 445 768 32 47 79 186 180 366 44 32 76
Rana verde minore
(Rana sinkl. esculenta)
26 18 44 89 54 13
Tritone punteggiato
(Triturus vulgaris meridionalis)
6 34 6 191
Tritone crestato
(Triturus carnifex)
4 12 16 14 10
Raganella italiana
(Hyla intermedia)
2 1 0 0 0

ANDAMENTO DELLE POPOLAZIONI NEL QUINQUIENNIO 1999-2003

Sulla base dei rilevamenti effettuati nel 2002 rapportati ai tre anni precedenti, con l'aiuto degli istogrammi, siè effettuata una modesta analisi sull'evoluzione numerica delle popolazioni degli anfibi più rappresentativi.
I dati relativi all'anno 2003 sono stati volutamente ignorati perché sono stati, a nostro avviso, fortemente influenzati dal pessimo andamento climatico.

Rospo comune
La popolazione di Bufo bufo è rimasta sostanzialmente stabile negli ultimi tre anni sia per quanto riguarda i maschi che le femmine: il consistente calo dei maschi, verificatosi già nel 2000, è rimasto presso che invariato (40% mediato sugli ultimi tre anni ).


Rana dalmatina
Il trend ascendente della popolazione complessiva di Rana dalmatina (maschi+femmine) che si è registrato nel 2000, è stato interrotto dal crollo numerico verificatosi nell'anno successivo.
I conteggi dell'anno 2002 indicano comunque una modesta ripresa (attribuibile al maggior numero di maschi) rispetto ai rilevamenti del 1999.


Rana di Lataste
Trascurando l'anno 2001, dove si sono verificate delle condizioni meteorologiche molto particolari, in generale si può comunque affermare che la popolazione di Rana di Lataste sta registrando una complessiva diminuzione; interpolando i dati relativi alle femmine si denota un preoccupante trend negativo di tipo lineare (!).


Tritone punteggiato
Stranissimo l'andamento numerico della popolazione migrante; il picco del 2002 non può essere interpretato come un aumento vertiginoso e puntiforme (nel 2003 era già riassorbito) della popolazione assoluta ma come un mutamento di abitudini rispetto agli altri anni della specie oppure si deve considerare che il censimento è in qualche modo fallace.

Considerazioni di carattere generale relativamente all'anno 2001

Dai pochi dati a disposizione, relativamente ai censimenti effettuati, si possono solo azzardare delle ipotesi sulle cause dei "tracolli" degli anfibi del genere "rana".
La diminuzione generale dei maschi farebbe pendere la bilancia delle cause, su un probabile anticipo delle migrazioni determinato dalle miti temperature di gennaio anche se, a onor del vero, la posa della barriera di Sartirana, è stata anticipata, previdentemente, alla prima settimana di febbraio, il 6 febbraio si è verificato il "primo" esodo.
La seconda ipotesi, formulata da più parti, è che gran parte della popolazione, a causa delle condizioni climatiche, sia rimasta tutta l'estate in prossimità dell'acqua e non abbia compiuto il tragitto autunnale verso i siti di svernamento. Questa seconda ipotesi, che in genere è applicabile nei casi in cui il sito riproduttivoè lontano dai luoghi di svernamento, sembrerebbe trovare una conferma anche a Sartirana dove, già da alcuni anni, non si evidenziano più significativi "rientri" che , normalmente, si verificavano appena dopo la deposizione: questo fatto ha condizionato la scelta di non posizionare più la barriera di "ritorno".
L'ultima ipotesi che gli Anfibi in migrazione si spostino durante tutta la notte ( nei casi di pioggia battente ) sembrerebbe non trovare conferma; ripetuti sopraluoghi, effettuati oltre la mezzanotte, hanno sempre dato esito negativo, anche in condizioni meteorologiche sostanzialmente stabili.

Considerazioni di carattere generale relativamente all'anno 2002.

L'andamento climatico, tutto sommato abbastanza regolare, che ha caratterizzato la campagna 2002, dà un'impronta relativamente attendibile ai dati raccolti.
Anche se lo spazio temporale di quattro anni nonè sufficentemente ampio, per trarre delle conclusioni ,è comunque importante evidenziare il trend negativo della Lataste; purtroppo il calo vistoso delle femmine, non offre molte prospettive per un'inversione di tendenza.
Sorprendente invece la capacità di ripresa della popolazione di Rana Dalmatina, che, contrariamente alla Latastei, risulta apparentemente meno vulnerabile nei confronti delle bizzarrie climatiche.
Rimane sotto osservazione l'esploit della popolazione dei Tritoni punteggiati, dove il numero di esemplari raccolti è sicuramente in difetto rispetto ai quantitativi reali; le modeste dimensioni consentono a questi straordinari anfibi di oltrepassare la barriera nei punti dove il telo non risulta saldamente ancorato al suolo.
La popolazione dei Rospi, come si è detto, si mantiene ad un livello stabile.

Cronistoria: la barriera a Sartirana è stata piazzata nei giorni 2-3 febbraio con un impegno temporale di circa 7 ore .
La prima fase dell'esodo si è verificata in corrispondenza della prima pioggia avvenuta il giorno 5 febbraio dopo un periodo di siccità prolungata ed ha registrato un arresto, generalizzato, nello spazio temporale dal 17 al 26 febbraio.
Nel primo e secondo giorno ( 5-6 febbraio ) si è verificato un esodo di esemplari di Dalmatina ( per la maggior parte maschi ) abbastanza ben diversificati in rapporto all'età.
Il giorno più proficuo è risultato il 14 febbraio con modesti alti e bassi nei giorni successivi.
Per quanto riguarda l'esodo della Lataste, dopo una timida partenza avvenuta il giorno 5 febbraio si è registrato un apprezzabile incremento nella serata del 6 febbraio seguita poi da un forte rallentamento con successivo andamento vagamente gaussiano tra il 9 e il 28 febbraio raggiungendo l'apice di 86 individui il giorno 14 febbraio .
Per quanto riguarda il Tritone punteggiato, se togliamo i primi due giorni di esodo coincidenti al 6-7 febbraio con 20 esemplari per sera, l'andamento successivo ha seguito un andamento di tipo gaussiano raggiungendo il suo apice nella serata del 13 febbraio.
Per quanto riguarda l'andamento migratorio del Rospo comune, iniziato concretamente il giorno 14 febbraio è continuato con un ritmo, come sempre, di tipo altalenante, raggiungendo l'apice nella serata del 6 marzo con 62 individui.
Nella serata del 14/03/02 si è verificato un contro-esodo inaspettato; data la mancanza di barriere sul lato sud della strada, si è cercato di limitare i danni riducendo a 20 il numero di animali schiacciati di cui 13 rospi.

Considerazioni di carattere generale relativamente all'anno 2003

La migrazione, timida nella tardissima serata di Sabato 1/03/03, si è resa più consistente appena dopo il calar del sole del giorno successivo; a differenza degli anni precedenti, la schiera "dalmata" era degnamente accompagnata da un impaziente manipolo di Rospo comune.
Nella serata del 3/03/03, a causa di un brusco cambiamento climatico, si è verificato un arresto generalizzato dell'esodo e le altrettante "pessime" condizioni climatiche, che hanno caratterizzato il periodo successivo, non offrono spazio a considerazioni di sorta...